Leggende Notturne: Poltergeist – Loro sono qui

Enrico Sciacovelli

Aprile 17, 2018

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Lo sforzo dietro alla creazione di un film è immenso. Il livello di coordinazione, fatica e di fortuna richiesta da una normale produzione ha dell’incredibile, se ci si dimentica che l’industria del cinema è stata costruita su queste fondamenta di sangue, sudore e lacrime. Tuttavia, per quanto possa essere comune incontrare difficoltà durante una produzione, in questa rubrica tratteremo di quelle produzioni che hanno preso una piega verso il fenomenale, il paranormale e l’oscuro.
Queste leggende notturne si celano dietro film amati e non, apparentemente maledetti dal fato o da qualche spirito maligno. Siete pronti a viaggiare con noi?

Poltergeist (1982)

Poltergeist

Poltergeist

Prodotto da Steven Spielber e diretto da Tobe Hooper, Poltergeist è noto tra gli appassionati del genere come un cult classic, un film immediatamente iconico, ma spesso ingiustamente dimenticato come lento e metodico chiller, circondato dai ben più frenetici slasher tipici degli anni ’80, che puntavano più sui loro mostri, da Michael Myers a Freddy Kruger, piuttosto che sulla mera e pura atmosfera.
Il film va applaudito per gli effetti pratici usati, capaci di evocare sulla pellicola ciò che sembra venire dall’altro mondo, pur mantenendone una palpabilità, una dimensione tremendamente reale. Forse però questa cura si è spinta un po’ troppo oltre il dovuto…

Uno dei motivi per cui Poltergeist è stato forse dimenticato laddove meritava più successo è la maledizione che si dice attanagli il film, insieme ai suoi seguiti, ironicamente rubando la scena al film stesso.
Dominique Dunne, Dana nel film, morì a soli 22 anni, strangolata dal suo ex, appena 4 mesi dopo l’uscita del film.
6 anni dopo, invece, la giovane Heather O’Rourke, protagonista di alcune delle scene più inquietanti della serie, morì a soli 12, vittima di un’imprevisto attacco cardiaco. Il suo ultimo ruolo? Poltergeist III, e siccome aveva concluso di girare le sue scene prima di morire, il film ora ospita un suo spettrale ricordo.

Poltergeist

Poltergeist

Tuttavia, i sospetti attorno alla serie sono presenti sin dalla produzione del primo: il piccolo Oliver Robins, Robbie nel film, fu quasi strangolato dal braccio del clown che lo attacca nel film, un pupazzo animatronic che avrebbe potuto anche spezzargli il collo, se il produttore, Steven Spielberg stesso, non fosse intervenuto, bloccando fisicamente il meccanismo prima che fosse troppo tardi.
Anche JoBeth Williams, la madre della famiglia Freeling, iniziò a pensare a una possibile presenza: le foto nell’ingresso della sua casa sembravano spostarsi giorno dopo giorno, non appena iniziò a lavorare al film.

Perchè questi incidenti e avvenimenti circondano la produzione del film e della serie? Con molta probabilità, la fonte dietro questa maledizione risiede nell’uso di veri scheletri in una scena dentro una piscina fangosa.
A quanto pare, produrre delle riproduzioni in plastica era più costoso che prendere delle vere carcasse. L’attrice nella scena, sempre JoBeth Williams, era ignara che fossero veri scheletri prima di girare, e la sua reazione infatti sembra riflettere il suo shock, aldilà della mera performance.

Che siano quindi gli spiriti a tormentare il franchise di Poltergeist, creando quindi una sovrannaturale maledizione attorno alla storia della famiglia Freeling?
Non si può dire con certezza, ma forse questo è il bello. Si può scegliere di credere a ciò che si sa o a ciò che si vuole, ma di sicuro la seconda è quella più morbosamente affascinante. D’altrocanto, non può esserci una leggenda se qualcuno non le dà potere, evocandone il ricordo in una notte calma, che reclama un brivido leggero lungo la schiena per darle un senso.

 

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